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Texts

Otto Marzo – Giornata internazionale della Donna

  Il sabato pomeriggio del 25 marzo 1911, un incendio scoppiato nell’Asch Building vicino a Washington Square, New York – dove aveva sede la Triangle Shirtwaist Co – causò 146 vittime, la maggior parte delle quali giovani donne: il loro lavoro consisteva nel tagliare tessuti, cucire, ricamare, pieghettare e stirare il prodotto finito, per lo più camicie.

  Però a causa di un refuso di allora nel riportare la notizia, quella tragedia viene commemorata in tutto il Mondo l’8 marzo. L’episodio  della tragedia è stato poi da me descritto – magazine SETTE n° 9/1993 del Corriere della Sera – con un lungo articolo corredato da un disegno dell’artista Fabian Negrin; in esso menziono 3 delle 40 vittime italiane: Nicolina, Lucia and Sophie.

  Tra l’altro, proprio in quel periodo un mio prozio, Antonino Cardella, avvocato e poeta – citato su un’altra pagina di questo mio sito – si era trasferito, come tanti Italiani in cerca di lavoro a New York. L’emozione di quel tragico fatto gli fece scrivere una delle più belle poesie del suo volumetto di composizioni. Il testo autografo del poeta, con una sua annotazione, è riportato – per una migliore visualizzazione –  in fondo. 

Women’s international day

  On Saturday afternoon, March 25, 1911, a fire, breaking out inside the Asch Building, near Washington Square, New York, where the Triangle Shirtwaist Co was located, caused 146 victims, most of them young ladies whose work was cutting cloth, sewing, embroidering, tucking and ironing shirts.

   However, because of a misprint in reporting the news, that tragedy is remembered all over the World on March 8. On those very days a great-uncle of mine, Antonino Cardella, a lawyer and poet, was working in New York; he had arrived there like many other Italians to find a job. The emotion caused by that tragic event spurred him to write one of the best poetry of his poems collection.

  For that tragic event I wrote an article which appeared on Corriere della Sera’s magazine SETTE, n°9/1993, illustrated by a Fabian Negrin’s drawing, devised by him just for that event, where I mention 3 of the 40 Italian ladies who had died in the fire: Nicolina, Lucia and Sophie. The poet’s autograph text, with his note, is shown – for a better view – at the page’s bottom.

Alle martiri di Washington Place

Ancora non era suonata quell’ora suprema di pianto,
su tutte le cose dell’Urbe pareva che un lugubre manto
tenuto da occulti fantasmi, pesasse sul tetro palazzo;
ed esse ridevano ebbre, ridevano il fervido e pazzo
sorriso della vita fuggente, sognavano ancora l’amore,
le belle visioni dorate, le trepide ebbrezze del core.
Guardaro con muto sorriso le nebbie lontane lontane,
ma il cielo dal freddo tramonto di rosa non disse le arcane
parole del tragico fato; al turpe tiranno borghese
geloso dell’empio Nerone, gaudente dall’alto all’accese
muraglie di Roma mancava l’ardente braciere di fuoco,
l’ardente braciere di vergini ploranti alla morte con fioco
lamento la rapida fine. Il vostro bel sogno dorato
nel grande tripudio dell’alma tra effluvi di vita rinato
doveva morire così? Sfiorire tra il giuoco di fiamme voraci
il vostro bel viso sereno creato pei trepidi baci?
Non dolce parola di amica, non bacio di madre pietosa
vi resse  nell’ultimo istante sfiorando la fronte pensosa
e i vostri begli occhi sfidanti la vita con fiera baldanza
si chiuser per sempre tra il fumo letale di tragica stanza.
E’ l’ora solenne; passate passate con lento cammino
per l’urbe che piange l’immite destino;
all’aere ancora suonante del vostro giocondo passato
tendete l’orecchio un istante; è il cuore di un popol piagato
che sanguina ancora che geme alla tenera schiera
la grande, solenne, divina dei martiri triste preghiera!

New York

In occasione del tragico incendio della fattoria della “Triangle Waist Co” in cui perirono 144 persone, la più parte fanciulle.”